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Avatar di Sudestada

Grazie davvero per le tue riflessioni. Io in questo momento sono in una situazione in cui comincia a suonarmi in testa il campanello di burnout: sto facendo per otto ore da dipendente un lavoro che detesto ma che è la mia unica entrata, e la sera studio per provare a fare un test che mi permetterebbe di entrare in un master in editoria, e lavoro (ovviamente senza nessuna retribuzione) al mio blog e la mia newsletter qui su substack. Quest'ultima cosa la faccio perché è la mia valvola di sfogo dal lavoro del cavolo che faccio, e perché spero un giorno di farmi notare dalle case editrici. E lo studio per il test, beh, lo faccio perché spesso mi è stato detto da persone del settore che senza un master entrare nel mondo editoriale da sconosciuti è praticamente impossibile. E lavorare in editoria è un sogno che ho da bambina, ma non sono mai riuscita a realizzarlo. Ho 37 anni e mi sono detta "ora o mai più". Alla mia salute mentale neanche ci penso, perché devo fare, fare, fare. Stare dietro alle tabelle di marcia che mi sono fatta, sfruttare ogni tempo libero che mi rimane dal lavoro (weekend, festivi e sere ciao ciao). Non ci penso ma ogni tanto mi prendono delle gran crisi di pianto e ansia. Sto mettendo tutto lì, e se non ce la faccio? Non so come essere indie come dici tu, non ho trovato ancora il mio modo. Tu che cosa mi consiglieresti? Scusami per il papiro, la tua newsletter mi ha fatto pensare tanto.

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