Quando è meglio inviare un manoscritto a una casa editrice
E perché spesso nessuno ti risponde
Ciao, indie.
La scorsa settimana sono stata a Torino, per il Salone Internazionale del Libro.
Di solito mi trattengo più giorni, faccio una lista delle conferenze da seguire e degli stand da visitare. Quest’anno no. Sono salita un giorno soltanto, per fare qualcosa che non avevo ancora avuto modo di fare prima: entrare al Rights Center – il luogo dove case editrici, agenzie e liberi professionisti gestiscono la compravendita dei diritti d’autore.
L’obiettivo di questo Salone per me è stato incontrare dal vivo agenti, scout e autorə con cui durante tutto l’anno ho lavorato, mi sono confrontata e ho stretto accordi a distanza. È stato bello. Lo scrivevo nella prima newsletter, a dicembre: la componente umana ha un ruolo fondamentale per me.
Periodi come questo si presentano poche volte durante l’anno: le fiere principali sono quelle di Francoforte a ottobre, Londra a marzo/aprile e Torino a maggio. C’è poi Più Libri Più Liberi a dicembre, che però coinvolge soltanto l’editoria indipendente, e la Bologna Children’s Book Fair a primavera.
Durante questi periodi, me lo ricordo da quando lavoravo in casa editrice, all’interno degli uffici editoriali si scatena il delirio. Appuntamenti da prendere, cataloghi da studiare (o preparare), alberghi treni/aerei da prenotare. Ci si accorda mesi in anticipo per assicurarsi l’incontro con tale agente o editor, discutendo internamente delle prossime mosse in programma, per non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità.
Come immaginerai, l’ultimo pensiero in queste circostanze concitate è consultare la casella di posta degli invii spontanei. C’è un tempo e un luogo per ogni cosa, diceva il professor Oak. Le settimane prima e quella immediatamente dopo una fiera come queste sono le meno indicate. Seguono la chiusura estiva e il periodo natalizio, in cui si pensa solo a concludere l’anno.
“Ma quindi, il momento giusto per contattare una casa editrice o un’agenzia quand’è? Se autunno e primavera sono infestati dai festival, l’inverno è out e l’estate non si lavora, cosa rimane?”
Capisco la tua ansia, ma sono qui per rassicurarti che esiste una logica dietro ai misteriosi silenzi di editori e agenti in determinati periodi dell’anno, e che per ottenere una risposta devi innanzitutto individuare il momento giusto per farti avanti.
Quando e come presentarsi
L’ideale è bersagliare gli intervalli di tempo fra un grande evento editoriale e l’altro, cercando di presentarti al meglio, in modo da spiccare fra le proposte in arrivo e quelle in arretrato.
Il periodo migliore va da gennaio a fine marzo – i primi tre mesi dell’anno sono i più rilassati e liberi. Esistono poi un paio di settimane a metà novembre, prima di Natale e dopo i postumi di Francoforte, in cui fare un tentativo.
Se ti è possibile, contatta direttamente l’editor o l’agente a cui vuoi proporre il tuo progetto, senza passare per info@ – spesso consultato da una segretaria, unə stagista o addirittura qualcuno che all’interno dell’ufficio si occupa di tutt’altro.
Poi, se hai la fortuna di conoscere personalmente l’interlocutore a cui ti rivolgi, è possibile che tu riesca a ricevere attenzione anche in momenti differenti. Ricorda però che dall’altra parte c’è un essere umano, con i suoi impegni e le sue priorità. Inviare una mail il 15 di agosto o il 30 dicembre, così come nel bel mezzo di una trattativa, non è mai una buona idea.
Questo articolo potrebbe averti raggiunto in momenti diversi del tuo percorso. Magari hai appena finito di scrivere il tuo romanzo, e ti domandi se sia il caso di tentare la fortuna in queste ultime settimane prima dell’estate. Oppure sei nel bel mezzo della stesura, tiri un sospiro di sollievo e ti dici: “ho ancora qualche mese”.
Qualunque sia la tua situazione, il mio consiglio è di tenere bene a mente i tempi in cui muoverti. E se sei già pronto, ma l’insicurezza, la paura di fallire o di non ricevere risposta ti frenano, lascia che ti dica una cosa: la tua storia potrebbe essere perfetta oggi, per questo mercato e momento storico, e non più fra due anni. Le abitudini di lettura cambiano, i gusti del pubblico si trasformano. Tu hai pensato che fosse una buona idea raccontarla ora. Non procrastinare. Il momento è adesso.
Cosa posso fare per te
Sono un’editor e una scout freelance specializzata in narrativa romance, fantasy e non di genere. Ho lavorato per Newton Compton, Sperling & Kupfer e Feltrinelli. Dal 2023 collaboro con PNLA come scout.
Indie Tales è il mio percorso di scrittura dedicato agli autori e alle autrici che desiderano far arrivare le proprie storie ai loro lettori ideali.
Come si svolge il percorso:
Valuto il tuo manoscritto in tutti i suoi aspetti: stilistico, strutturale e commerciale;
Se lo ritengo pronto a essere proposto e hai piacere a iniziare un percorso in agenzia, procedo a presentare pitch, sinossi e incipit a PNLA. Altrimenti ti aiuto a scrivere una mail di presentazione per un editore in linea con il tuo progetto;
Se lo reputo promettente, ma mi rendo conto che necessita di essere ancora lavorato, ti propongo un percorso di editing finalizzato alla pubblicazione.
Per maggiori informazioni, compila il form in fondo alla pagina e raccontami il tuo progetto. Rispondo nell’arco di 48 ore.
Valentina