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Avatar di Linda Rando

Il romance *non può* finire male. Sarebbe come pensare a un giallo senza investigazione, a un horror senza orrore, a un fantasy senza alcun tipo di magia o sovrannaturale. Le storie d'amore possono finire male eccome, ma non sono romance: sono rosa, romanzi d'amore, sentimentali, ma non romance.

E giusto a proposito di It ends with us, stanno flagellando Blake Lively proprio perché l'ha venduta come una love story...

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Avatar di Valentina Riva

Ciao Linda, ti rispondo anche qui, approfondendo.

Titoli come Call Me Michael vengono venduti come dark romance e acquistati da lettrici di dark romance. Quando propongo un romanzo che ha al centro una storia d’amore senza lieto fine, gli agenti e gli scout con cui collaboro li propongono agli editori come romance. 🤷🏻‍♀️

È un sottogenere, una nicchia.

Sicuramente possiamo discutere molto di quanto sia giusto definire romantico un rapporto tossico che finisce nella maggior parte dei casi in tragedia, ma qui io sto facendo un discorso puramente commerciale. Il genere lo definisce il pubblico con i suoi comportamenti d’acquisto e il marketing editoriale segue di conseguenza, adattandosi.

It ends with us ha ricevuto tantissime critiche sia per la storia in sé che per le affermazioni di Blake Lively poi, ma all'uscita è stato venduto e categorizzato nei vari store come narrativa erotica e dark romance. Se dobbiamo fare un discorso di etica, posso dirti come la penso a riguardo, ma non è l'intento del post. L'intento è confermare la possibilità di presentare a un editore o un agente una storia d'amore senza lieto fine (non per forza a seguito di abusi e violenze da parte dei pg) etichettandolo come sottogenere del romance, senza ricevere obiezioni di sorta.

Questa, almeno, è stata la mia esperienza di collaborazione finora.

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